
Francesco e Lucia
Francesco, giovane ingegnere informatico di 33 anni viene “costretto” dalla moglie Lucia ad effettuare la visita specialistica nel mio ambulatorio. La donna dichiara di aver perso la sua tranquillità poichè ha notato che negli ultimi anni il respiro di Francesco, nel sonno, è diventato particolarmente rumoroso e sopratutto sono comparse delle pause respiratorie, silenzi che si alternano al fastidioso russamento. Lucia ha notato che Francesco va in apnea nel sonno e ciò che la preoccupa molto è che queste pause durano tantissimo, quasi un minuto (ha controllato sull'orologio) e, nell'ansia che possa succedergli qualcosa, vigila costantemente e spesso lo scuote per costringerlo a riprendere il respiro.
“Perchè mi svegli in continuazione? Lasciami stare!! Sto bene... non ti preoccupare, dormi tranquilla!” dice Francesco ignaro di cosa invece gli succede nel sonno. “Ma tu non ti rendi conto! Non respiri!!! Ho paura che se non ti sveglio ti possa succedere qualcosa di brutto. Dobbiamo andare da uno specialista”.
Decisa, Lucia prende un appuntamento e costringe Francesco a presentarsi all'appuntamento. La coppia è giovane, sono sposati da circa un anno, sono eleganti e di modi molto garbati. Francesco precisa che reputa superflua questa visita ma per accontentare Lucia si è deciso a venire.
Come in tutte le visite, anche in Medicina del Sonno, si esegue l'anamnesi, cioè domande mirate a conoscere la storia clinica del paziente per proseguire con una visita “mirata” a verificare se il sospetto disturbo del sonno vada indagato o meno. In realtà Francesco è un uomo magro, attento, vigile e non lascia assolutamente pensare, ad un rapido sguardo generale che possa soffrire di un disturbo del sonno. Non ha sonnolenza diurna, non si sveglia di notte per urinare e non soffre di pressione alta. Tra l'altro dichiara di dormire benissimo e di non accusare nessun sintomo derivante da un cattivo riposo notturno. Tuttavia, mano a mano che la visita medica si approfondisce, si scopre che Francesco presenta una situazione anatomica che predispone al russamento e all'apnea: la sua mandibola è retroposta, cioè le due mascelle non sono ben allineate e ciò fa sì che la lingua, ancorata sulla mandibola, sia in posizione troppo posteriore diminuendo lo spazio respiratorio. Spiego a Francesco il tutto e sopratutto gli spiego la necessità di verificare quanto dichiara Lucia con un'esame strumentale: la polisonnografia. Il racconto di Lucia, testimone di notte, è l'elemento chiave della visita poiché in realtà la diagnosi è già fatta: la polisonnografia serve solo a documentare il livello di gravità.
“Si dottoressa, ho compreso tutto... Lei è bravissima a rendere comprensibili concetti difficili... Tuttavia io non ho nessuna percezione di quanto dice” - sostiene Francesco. “Questo è il dramma della malattia” - incalzo...- ”colpisce nel momento in cui lei è più indifeso: quando dorme, poiché dormendo non ha percezione di quanto accade. Dovrebbe ringraziare sua moglie di averla portata dallo specialista e dall'esame strumentale le farò vedere, contare e verificare le sue apnee”.
Non trovando nessun sintomo in Francesco che potesse in qualche modo spiegare la presenza della malattia per ottenere da parte sua una maggiore adesione all'idea di sottoporsi al percorso diagnostico, ho cominciato ad approfondire ulteriormente l'anamnesi porgendo l'attenzione sulla sfera sessuale. Normalmente, nei maschi, la malattia può provocare disinteresse nei riguardi del sesso e impotenza.
“Ascolti Sig.r V. Devo ancora farle qualche domanda perchè mi appare veramente strano che non presenti proprio nessun sintomo...” e bruscamente chiedo... “Come va a letto con sua moglie?”
Improvvisamente cala il gelo nella stanza, Francesco diventa rosso in faccia e Lucia improvvisamente si mette in posa di allerta. Dopo qualche secondo che a Francesco sarà parsa un'eternità, risponde con voce rotta: “Benissimo... siamo sposati da 1 anno e va alla grande!!”
“ALLA GRANDE??!!” interviene stupita Lucia...”come puoi pensarlo! Spero che stia scherzando! Dimmi se si può definire alla grande fare l'amore solo una volta al mese...!!!!”
Francesco, sempre più imbarazzato, nel tentativo di evitare il discorso: “Ma tesoro, cosa vuoi che interessi questo aspetto alla dottoressa! Lascia stare, evitiamo di parlare delle nostre cose intime, ti prego!”
“NO, NO” - mi inserisco subito battendo il ferro caldo...- ”mi interessa eccome!! Abbiamo trovato un sintomo. Vede, la malattia si associa spesso a calo del desiderio fino alla franca impotenza. Tuttavia, la bella notizia è che con l'adeguata terapia, questi aspetti si risolvono tutti e subito”.
“Da non credere. Va bene, quando facciamo il test?”
“Prima possibile. Essendo un uomo giovane, dobbiamo intervenire al più presto”.
Ricordo che al momento della consegna dei risultati, Francesco ha seguito con molta attenzione le spiegazioni che ho esteso anche all'analisi dei grafici dell'esame. Ciò è servito a prendere consapevolezza del problema e ad avere un atteggiamento meno ostile nei riguardi delle proposte terapeutiche. Francesco è risultato positivo per la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno di grado molto severo. La terapia ha determinato la risoluzione del “fastidioso” disturbo accusato e non dichiarato...con molta gratitudine sopratutto di Lucia!