Servizi

Modello multidisciplinare CMS
Le tappe del percorso clinico-assistenziale di un ospite del CMS con sospetto disturbo del sonno vengono suddivise in tre fasi:
 
1.    Fase diagnostica preliminare – visita medica collegiale
2.    Fase diagnostica strumentale - conferma sospetto diagnostico
3.    Fase terapeutica – prima fase di cura
4.    Fase di follow-up – verifica risultati cura

 
1. FASE DIAGNOSTICA PRELIMINARE
La visita medica collegiale è il momento più importante dell’intero percorso dell’ospite che viene accolto presso il CMS. Questi, dopo una breve presentazione, viene visitato da tre specialisti: pneumologo, neurologo, psicologo (percorso adulti); neuropsichiatra infantile, psicologo, odontoiatra pediatrico (percorso pediatrico). I singoli medici si confrontano e valutano, ognuno secondo la propria specializzazione di competenza, l’eventuale presenza di disturbi del sonno. I dati, raccolti in una scheda anamnestica condivisa, sono quindi oggetto di discussione collegiale con il risultato di una visione di insieme delle possibili patologie del sonno riscontrate nell’ospite. Questo primo, fondamentale, approccio è finalizzato a:

  • Individuare il tipo di patologia presente, se orientata in senso neurologico, respiratorio, ovvero dalla coesistenza di entrambe le componenti.
  • Comunicazione all’ospite dell’esito della visita collegiale e proposta del successivo percorso diagnostico/strumentale.

Ogni specialista traccia il proprio percorso diagnostico/terapeutico e si incontra, con l’ospite e gli altri colleghi in uno scambio che di fatto introduce la seconda fase.
 
2. FASE DIAGNOSTICA STRUMENTALE

Il sospetto diagnostico emerso durante la visita collegiale, può rendere necessaria l'esecuzione di esami strumentali che confermino la diagnosi. Tra questi:

a) Polisonnografia (PSG) e Monitoraggio Cardio-Respiratorio (MCR)

Cosa è: letteralmente è lo studio poligrafico del sonno e può essere di vario tipo. SI tratta di un esame notturno che studia diverse componenti del sonno: elettroencefalogramma, movimento degli occhi, elettromiografia del muscolo sottomentoniero, elettrocardiogramma, respiro al naso e alla bocca, respiro toracico, respiro addominale, posizione del corpo, frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue, movimenti delle gambe. A seconda di quali siano le indicazioni cliniche, il livello di indagine è diverso. Ad esempio, se si deve studiare il sonno per un sospetto disturbo neurologico è necessaria la PSG completa; se si deve studiare un sospetto disturbo respiratorio durante il sonno è sufficiente un MCR, l'equivalente di una PSG senza i segnali neurologici.

Dove si esegue: la PSG può essere eseguita a domicilio o nel "laboratorio del sonno". Quest'ultimo prevede il ricovero in struttura specializzata con video-monitoraggio per l'intera durata del test e sorveglianza continua da parte di personale qualificato. E' riservato a casi selezionati. Il MCR di regola si esegue a domicilio del paziente previo posizionamento dei sensori c/o il CMS ovvero, a richiesta, direttamente a domicilio.

Quali indicazioni per la PSG: epilessia notturna; disturbi del movimento nella fase REM del sonno; mioclonie del sonno; bruxismo; malattie neurodegenerative ove necessario; altri disturbi respiratori del sonno.

Quali indicazioni per il MCR: russamento semplice; russamento con associate apnee durante il sonno; bronchite cronica, enfisema e obesità quando presenti alcuni elementi; valutazione pre-operatoria per grandi interventi; ipertensione arteriosa resistente ai farmaci; ipertensione polmonare apparentemente "sine materia".

b) Test delle Latenze Multiple (MSLT - Multiple Sleep Latency Test)

Cosa è: è il test d'elezione per la valutazione obiettiva della sonnolenza diurna in base al tempo impiegato ad addormentarsi. Quantifica la tendenza al sonno in assenza di stimoli che favoriscono la veglia.

Come si effettua: il soggetto da studiare viene messo a letto in un ambiente confortevole e privo di rumori per almeno 4 volte nel corso della giornata a intervalli di 2 ore (ore 10.00 - ore 12.00 - ore 14.00 - ore 16.00) e gli viene chiesto di addormentarsi. Il paziente è monitorizzato con PSG limitata all' elettroencefalogramma (EEG), all'elettromiografia del muscolo sottomentoniero (EMG) e all'elettroculogramma (EOG), segnali necessari per verificare la presenza delle tipiche onde EEG del sonno. Le registrazioni devono durare da un minimo di 10 minuti ad un massimo di 30 minuti per ogni intervallo di 2 ore.

Interpretazione: il grado di sonnolenza viene espresso dal tempo necessario per arrivare all'addormentamento. Se il tempo di addormentamento è inferiore ai 5 minuti il test è positivo per una sonnolenza patologica. Se il tempo di addormentamento è maggiore di 10 minuti il test è negativo. Valori intermedi tra 5 e 10 minuti indicano un test al limite del patologico.

c) Test di Mantenimento della Vigilanza (MWT - Maintenance Wakefulness Test)

Cosa è: è un test sovrapponibile al precedente MSLT dal quale differisce poichè al soggetto viene chiesto di resistere al sonno e a restare quindi sveglio.

e) Actigrafia

Cosa è: si tratta dello studio dell'attività motoria durante il ciclo sonno-veglia del paziente. La registrazione actigrafica è un esame non invasiva che si attua facendo indossare al polso del paziente un dispositivo delle fattezze e dimensioni di un orologio (detto actigrafo). L'actigrafo permette la registrazione del ciclo sonno-veglia del paziente, individuando alcuni parametri importanti del sonno tra cui il Tempo Totale di Sonno, il Tempo Totale a letto, la durata o latenza del tempo di addormentamento, la quantità di risvegli notturni e la quantità di veglia intranotturna. La visualizzazione dei dati del ciclo sonno-veglia (actigramma), mediante software adibito, permette di ottenere una valutazione obbiettiva del pattern di sonno del paziente.

Dove si esegue: la registrazione actigrafica viene eseguita a domicilio del paziente e abitualmente dura una settimana.

Quali indicazioni per l'actigrafia: gruppi specifici di pazienti (bambini, pazienti non collaborativi, con ritardo psico-motorio) e/o casi di pazienti con insonnia associata ad altri disturbi del sonno.



f) Fibrolaringoscopia con Test di Muller

Cosa è: questo esame, eseguito mediante l'ausilio di fibre ottiche sia rigide che flessibili, permette di valutare la presenza di alterazioni a livello delle vie aeree superiori responsabili dei più comuni disturbi del sonno. In questo modo si esegue una graduale valutazione omnicomprensiva che si estende dalle cavità nasali, ai seni paranasali, palato molle e duro, laringe sino all'ipofaringe. Il test è ambulatoriale, indolore ed essendo una tecnica assolutamente non cruenta, non ha praticamente nessuna controindicazione. Dopo l'iniziale esame esplorativo, si fanno eseguire al paziente alcuni atti di inspirazione forzata a naso e bocca chiusi. Tale manovra, detta manovra di Muller, simula le alterazioni anatomiche dinamiche che si verificano durante una apnea del sonno.

Perchè si esegue: la fibrolaringoscopia permette di visualizzare l'eventuale presenza di alterazioni struttuarli delle alte vie respiratorie e i possibili siti di ostruzione fornendo allo specilaista ORL elementi importanti per la programmazione di un intervento chirurgico ovvero per verificare l'opportunità di una terapia con avanzatore mandibolare (MAD).

 

3. FASE TERAPEUTICA
Gli approcci terapeutici sono diversi a seconda della diagnosi. I disturbi neurologici per lo più si giovano di terapie mediche. Le cure per alcuni disturbi del sonno (Insonnia) si avvalgono di terapie psicologiche. In caso di disturbo respiratorio del sonno (OSA - Obstructive Sleep Apnea) e del livello di gravità accertato, si considera:
 
a) Trattamento conservativo: prevede calo di peso corporeo, igiene del sonno (terapia comportamentale), terapia posizionale notturna, trattamento con “oral device” dopo valutazione dell'ortognatodonzista.                                            
 
b) Trattamento ventilatorio: uso di un dispositivo a pressione positiva notturno (CPAP, BiLevel, ventilatore auto SV).
L’applicazione di una protesi ventilatoria impone dapprima l’esecuzione di una spirometria, radiografia del torace e l’emogasanalisi onde escludere la presenza di altre patologie molto frequenti dell’apparato respiratorio. La contemporanea presenza di enfisema e/o bronchite cronica eventualmente associati ad insufficienza respiratoria orienta versa l’uso di una protesi ventilatoria più adeguata al singolo caso.
 
c) Trattamento chirurgico: dedicato a casi selezionati, dopo approfondito studio anatomo-funzionale con “Sleep Endoscopy” e discussione collegiale del caso clinico.
 
Qualora venga reputata necessaria la terapia con dispositivo a pressione positiva, la scelta della protesi ventilatoria è il momento terapeutico più impegnativo e delicato che mira a stabilire il livello o i livelli di pressione necessari alla correzione del disturbo respiratorio rilevato. Una scelta sbagliata compromette la salute del paziente determinando la distorsione dell’architettura del sonno (ipnogramma) attraverso meccanismi diversi da quelli della patologia di base.
 
4. FASE DI FOLLOW-UP
Il follow-up avviene attraverso visite ambulatoriali e, dove necessario, nuova rivalutazione strumentale.
Per i pazienti con disturbi respiratori, le visite di controllo hanno soprattutto l’importanza di valutare se il paziente ha una buona adesione al trattamento ventilatorio prescritto e se la patologia è realmente controllata. Ciò è particolarmente importante se si tiene conto del fatto che i disturbi respiratori del sonno, provocando sonnolenza diurna, sono correlati ad un alto rischio di incidenti stradali. Negli altri disturbi del sonno, le visite di controllo hanno lo scopo di valutare periodicamente l'efficacia delle cure.

 

Quali Sono le malattie del sonno?

Classificazione AASM delle malattie del sonno


Chronic Insomnia Disorder
Short-Term Insomnia Disorder
Other Insomnia Disorder

ISOLATED SYMPTOMS AND NORMAL VARIANTS
Excessive Time in Bed
Short Sleeper

OBSTRUCTIVE SLEEP APNEA DISORDERS
Obstructive Sleep Apnea, Adult
Obstructive Sleep Apnea, Pediatric

CENTRAL SLEEP APNEA SYNDROMES
Central Sleep Apnea with Cheyne-Stokes Breathing
Central Apnea Due to a Medical Disorder without Cheyne-Stokes Breathing
Central Sleep Apnea Due to High Altitude Periodic Breathing
Central Sleep Apnea Due to a Medication or Substance
Primary Central Sleep Apnea
Primary Central Sleep Apnea of Infancy
Primary Central Sleep Apnea of Prematurity
Treatment-Emergent Central Sleep Apnea

SLEEP RELATED HYPOVENTILATION DISORDERS

Obesity Hypoventilation Syndrome

Congenital Cantral Alveolar Hypoventilation Syndrome

Late-onset Central Hypoventilation with Hypothalamic Dysfunction

Idiopathic Central Alveolar Hypoventilation

Sleep Related Hypoventilation Due to a Medication or Substance

Sleep Related Hypoventilation Due to a Medical Disorder

SLEEP RELATED HYPOXEMIA DISORDER

Sleep Related Hypoxemia

ISOLATED SYMPTOMS AND NORMAL VARIANTS

Snoring

Catathrenia


 


Narcolepsy Type 1
Narcolepsy Tipe 2
Idiopathic Hypersomnia
Kleine-Levin Syndrome
Hypersomnia Due to a Medical Disorder
Hypersomnia Due to a Medication or Substance
Hypersomnia Associated with a Psychiatric Disorder
Insufficient Sleep Syndrome
ISOLATED SYMPTOMS AND NORMAL VARIANTS

Long sleeper
 

Delayed Sleep-Wake Phase Disorder
Advanced Sleep-Wake Phase Disorder
Irregular Sleep-Wake Rhythm Disorder
Non-24-Hour Sleep-Wake Rhythm Disorder
Shift Work Disorder
Jet Lag Disorder
Circadian Sleep-Wake Disorder Not Otherwise Specified (NOS)
 

NREM-RELATED PARASOMNIAS

Disorders of Arousal (From NREM Sleep)

Confusional Arousals

Sleepwalking

Sleep Terrors

Sleep Related Eating Disorder

REM-RELATED PARASOMNIAS

REM Sleep Behaviour Disorder

Recurrent Isolated Sleep Paralysis

Nightmare Disorder

OTHER PARASOMNIAS

Exploding Head Syndrome

Sleep Related Hallucinations

Sleep Enuresis

Parasomnia Due to a Medical Disorder

Parasomnia Due to a Medication or Substance

Parasomnia, Unspecified

ISOLATED SYMPTOMS AND NORMAL VARIANTS

Sleep Talking

Restless Legs Syndrome

Periodic Limb Movement Disorder

Sleep Related Led Cramps

Sleep Related Bruxism

Sleep Related Rhythmic Movement Disorder

Benign Sleep Myoclonus of Infancy

Propriospinal Myoclonus at Sleep Onset

Sleep Related Movement Disorder Due to a Medical Disorder

Sleep Related Movement Disorder Due to a Medication or Substance

Sleep Related Movement Disorder, Unspecified

ISOLATED SYMPTOMS AND NORMAL VARIANTS

Excessive Fragmentary Myoclonus

Hypnagogic Foot Tremor and Alternating Leg Muscle Activation

Sleep Starts (Hypnic Jerks)

SLEEP RELATED MEDICAL and NEUROLOGICAL DISORDERS

Fatal Familial Insomnia

Sleep Related Epilepsy

Sleep Related Headaches

Sleep Related Laryngospasm

Sleep Related Gastroesophageal Reflux

Sleep Related Myocardial Ischemia

Servizi specialistici

Il CMS offre agli ospiti del centro servizi di diagnosi e terapie nei seguenti settori

SERVIZI di  PNEUMOLOGIA GENERALE


1.   VISITA SPECIALISTICA PNEUMOLOGICA

2.   SPIROMETRIA SEMPLICE
Cosa è: si tratta di una prova di funzionalità respiratoria. Fornisce importanti informazioni sulla eventuale presenza di alterazioni funzionali dell’apparato respiratorio.
Quali indicazioni: sport a livello agonistico; forte fumatore; tosse persistente; bronchite cronica; enfisema polmonare; asma bronchiale; malattie fibrosanti del polmone.
Come si effettua: non è un esame doloroso né invasivo. E’ richiesta collaborazione attiva da parte del paziente che deve respirare attraverso un boccaglio collegato allo spirometro. Viene chiesto di respirare dapprima regolarmente, quindi di effettuare un respiro profondo tale da riempire i polmoni ed espirare completamente. La manovra, ripetuta più volte, viene effettuata anche in “velocità” per valutare la potenza della respirazione.
Quali esiti possibili: la spirometria può risultare normale, evidenziare un deficit ostruttivo, un deficit restrittivo ovvero entrambe le componenti. La normalità non esclude la possibile presenza di asma bronchiale se l’esame viene effettuato nel momento in cui i sintomi della malattia sono ben controllati. Il deficit ostruttivo indica ostruzione dei bronchi che può verificarsi in corso di asma non controllata e nella bronchite cronica/enfisema polmonare. Il deficit restrittivo indica un irrigidimento della struttura respiratoria, situazione che si trova nell’obesità, nelle malattie interstiziali del polmone e negli esiti di pregressi interventi chirurgici sul polmone.

3.   SPIROMETRIA CON TEST DI BRONCODILATAZIONE
Dopo aver effettuato una spirometria semplice, in caso di presenza di ostruzione, si valuta la capacità dei bronchi di dilatarsi dopo aver assunto una dose stabilita di un farmaco broncodilatatore. Il test è importante per stabilire se l’ostruzione dipende da asma bronchiale ovvero da altre malattie come bronchite cronica/enfisema.

4.   TEST DEL CAMMINO
Cosa è: il test del cammino è una prova di funzionalità respiratoria e viene richiesto normalmente per valutare la presenza di insufficienza respiratoria latente.
Come si effettua: il paziente viene collegato a un saturimetro (uno strumento che rileva la saturazione in ossigeno dell’emoglobina) e gli viene chiesto di camminare a passo celere coprendo una distanza ben definita. Prima dell’inizio del test e al suo termine vengono rilevati pressione arteriosa, frequenza cardiaca e livello di affanno (scala di Borg della dispnea).
Quali esiti possibili: il test può essere negativo, oppure positivo. La positività indica che l’attività fisica svolta determina caduta dell’ossigenazione e ciò identifica una situazione di insufficienza respiratoria latente. Il termine “latente” vuole indicare che in una situazione di riposo e sedentarietà, non si rilevano alterazioni dello stato ossigenativo. Normalmente prima o poi si sviluppa l’insufficienza respiratoria manifesta, cioè presente anche a riposo.


5.   SATURIMETRIA DINAMICA (PULSOSSIMETRIA) delle 24 ORE o SOLO NOTTURNA
Cosa è: il test può essere paragonato ad un “holter” della ossigenazione del sangue. Si effettua per vari motivi: verificare l’andamento dell’ossigenazione in varie situazioni come le attività sedentarie, lo sforzo fisico e il sonno. E’ utile per verificare la possibile presenza di disturbo respiratorio durante il sonno, ottimizzare il flusso dell’ ossigeno terapia e verificare il buon esito della terapia con dispositivi medici per la cura dei disturbi respiratori del sonno.
Come si effettua: il paziente viene collegato al sensore dello strumento attraverso un dito per 24 ore, ovvero per la sola durata della notte qualora si voglia studiare il sonno.

 

SERVIZI di PNEUMOLOGIA in MEDICINA del SONNO

1.   VISITA SPECIALISTICA PNEUMOLOGICA
La visita pneumologica per disturbo del sonno rientra nella visita collegiale del CMS. Lo specialista effettua una approfondita anamnesi generale oltre che respiratoria al termine della quale possono emergere non solo problematiche sonno-relate ma anche altri possibili patologie meritevoli di approfondimento. I dati sono discussi collegialmente con i colleghi delle altre discipline prima di proporre l’eventuale percorso diagnostico terapeutico.

2.   POLISONNOGRAFIA (PSG)  e MONITORAGGIO CARDIO-RESPIRATORIO (MCR)
Cosa è: letteralmente è lo studio poligrafico del sonno e può essere di vario tipo. Si tratta di un esame notturno che studia diverse componenti del sonno: elettroencefalogramma, movimento degli occhi, elettromiografia del muscolo sottomentoniero, elettrocardiogramma, respiro al naso e alla bocca, respiro toracico, respiro addominale, posizione del corpo, frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue, movimenti delle gambe. A seconda di quali siano le indicazioni cliniche, il livello di indagine è diverso.  Ad esempio se si deve studiare il sonno per un sospetto disturbo neurologico è necessaria la PSG completa; se si deve studiare un sospetto disturbo respiratorio durante il sonno è sufficiente un MCR, l’equivalente di una PSG senza i segnali neurologici.
Dove si esegue: la PSG  può essere eseguita a domicilio o nel “laboratorio del sonno”. Quest’ultimo prevede il ricovero in struttura specializzata con video-monitoraggio per l’intera durata del test  e sorveglianza continua da parte di personale qualificato. E’ riservato a casi selezionati. La PSG domiciliare necessita il posizionamento dei sensori direttamente a domicilio con invio di tecnico qualificato.  Il MCR di regola si esegue a domicilio del paziente con posizionamento dei sensori c/o il CMS ovvero, a richiesta, direttamente a domicilio.
Quali indicazioni per la PSG: epilessia notturna; disturbi del movimento nella fase REM del sonno; mioclonie del sonno; bruxsismo; malattie neurodegenerative ove necessario; altri disturbi respiratori del sonno.
Quali indicazioni per il MCR: russamento semplice; russamento con associate apnee durante il sonno; bronchite cronica, enfisema e obesità quando presenti alcuni elementi; valutazione pre-operatoria per grandi interventi; ipertensione arteriosa resistente ai farmaci; ipertensione polmonare apparentemente “sine materia”.


3.   TITOLAZIONE DISPOSITIVI a PRESSIONE POSITIVA (CPAP o BILEVEL)
La terapia con i ventilatori meccanici CPAP o BILEVEL è riservata ai casi in cui è confermata la diagnosi di disturbo respiratorio del sonno di grave entità. E’ necessaria la “titolazione” del ventilatore, cioè la procedura attraverso la quale si stabilisce qual’è o quali siano i valori di pressione necessari per curare il disturbo. E’ una procedura molto delicata poiché la mancata individuazione delle pressioni adeguate porta come conseguenza la persistenza dei sintomi ovvero la comparsa di altro disturbo respiratorio del sonno indotto dalla terapia stessa. E’ per tale ragione che si rende SEMPRE necessario eseguire la PSG o il MCR durante la terapia con il ventilatore.

 

SERVIZI di NEUROLOGIA in MEDICINA del SONNO

​1. VISITA NEUROLOGICA

La visita neurologica rientra nella visita collegiale del CMS. Lo specialista effettua una approfondita anamnesi ed un esame obiettivo al termine del quale valuta il disturbo e propone il percorso diagnostico-terapeutico che verrà condiviso collegialmente.

2. POLISONNOGRAFIA (PSG)

​3. TEST DELLE LATENZA MULTIPLE (MSLT - MULTIPLE SLEEP LATENCY TEST)

​4. TEST DI MANTENIMENTO DELLA VIGILANZA (MWT - MAINTENANCE WAKEFULNESS TEST)

SERVIZI di PSICOLOGIA in MEDICINA del SONNO per ADULTI

1.   LA VISITA PSICOLOGICA per il disturbo del sonno degli adulti rientra nella visita collegiale del CMS. Durante la visita viene effettuato un primo screening sugli aspetti psicologici che riguardano i diversi disturbi del sonno e in particolare le Insonnie. L’insonnia è il disturbo del sonno più diffuso nella popolazione adulta generale ed ha un’origine multifattoriale essendo spesso associata ad altri disturbi del sonno, psicologici o medici. Solo un’accurata valutazione clinica specialistica dell’insonnia permette di valutarne entità e cause allo scopo di individuare il trattamento di cura più adeguato per questo disturbo.I dati sono discussi collegialmente con i colleghi delle altre discipline prima di proporre la valutazione specialistica per il Disturbo di insonnia.

2.   VALUTAZIONE CLINICA delle INSONNIE

Cosa è: consiste in 2 o 3 o sedute individuali di inquadramento diagnostico del Disturbo di insonnia effettuate dallo specialista presso lo studio del CMS. Durante i colloqui viene effettuata una valutazione clinica e psicologica approfondita dell’Insonnia. La valutazione clinica prevede l’analisi della tipologia e della severità dell’insonnia e si basa sul colloquio clinico, su validi strumenti questionariali e su possibili esami strumentali. I questionari clinici vengono utilizzati al fine di valutare i diversi aspetti del Disturbo di Insonnia e sono scelti in base alle esigenze di approfondimento clinico di ogni singolo paziente. Essi sono brevi questionari in italiano e comprendono:

a)  Il Questionario sui Disturbi del Sonno (QDS): E’ un questionario che permette di formulare un primo screening sul disturbo del sonno prevalente del paziente.
b)  L’Intervista strutturata sui Disturbi del Sonno e/o sull’insonnia. La sua somministrazione permette di raccogliere la storia clinica del Disturbo del Sonno, individuando i fattori di predisposizione, di innesco e di mantenimento del problema. Sono raccolte informazioni sui fattori ambientali, lavorativi e relativi alle attività diurne associate al ciclo sonno-veglia del paziente. Sono individuati i trattamenti pregressi e attuali (farmacologici o di altro tipo) effettuati dal paziente per la cura del Disturbo del Sonno.
c)  Il Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI). E' un questionario che permette la valutazione della qualità del sonno del paziente.
d)  Insomnia Severity Index (ISI). E' un questionario che permette la valutazione della gravità dell’Insonnia del paziente.
e)  L’Insomnia-Sleep Efficacy Scales (ISES). E' un questionario che permette la valutazione della autoefficacia dal paziente rispetto alla gestione del Disturbo di Insonnia.

f)   Il Dysfunctional Belifies and Attributions on Sleep (DBAS). E' un questionario che permette la valutazione delle credenze e degli atteggiamenti del pazienti rispetto al sonno.
g)  Il Morningness-Eveningness  Questionnaire (MEQ). E' un questionario che permette la valutazione della tipologia circadiana del paziente individuando le fasce orarie ottimali per svolgere le attività fisiche e cognitive durante il giorno.
h)  Il Diario del Sonno. Si tratta di una scheda di rilevazione, di tipo “carta e matita”, che permette il monitoraggio sistematico della qualità e della quantità del sonno di ciascuna notte su base settimanale. Mediante il diario si valutano gli orari del ciclo sonno-veglia, la latenza di addormentamento, i risvegli notturni, il risveglio anticipato e tutti i parametri del sonno utili all’inquadramento del Disturbo di Insonnia.
i)   Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2 (MMPI-2). E’ un articolato questionario che permette di rilevare il profilo dei tratti di personalità caratteristici dei pazienti di possibili aree di disagio psicologico.
l)   Le scale primarie della batteria Cognitive Behavioural Assessment (CBA). Diversi questionari che permettono di individuare eventuali problemi nell’area dei disturbi dell’ansia e dell’umore.
Dove si eseguono: I questionari sono somministrati presso lo studio del CMS e valutati dallo specialista una volta completati dal paziente a casa.
Sulla base delle indicazioni cliniche evidenziate, può essere considerata la necessità di un esame strumentale per la valutazione dell’Insonnia.

3. REGISTRAZIONE ACTIGRAFICA
Cosa è: si tratta dello studio dell’attività motoria durante il ciclo sonno-veglia del paziente. La registrazione actigrafica è un esame non invasivo che si attua facendo indossare al polso del paziente un dispositivo delle fattezze e dimensioni di un orologio (detto actigrafo). L’actigrafo permette la registrazione del ciclo sonno-veglia del paziente, individuando alcuni parametri importanti per la valutazione del sonno tra cui il Tempo Totale di Sonno, il Tempo Totale a letto, la durata o latenza di addormentamento, la quantità di risvegli notturni  e la quantità di veglia intranotturna. La visualizzazione dei dati del ciclo sonno-veglia (actigramma), mediante software adibito, permette di ottenere una valutazione obbiettiva del pattern di sonno del paziente.
Dove si esegue: la registrazione actigrafica viene eseguita a domicilio del paziente, abitualmente dura una settimana.
Quali indicazioni per l’actigrafia: gruppi specifici di pazienti (bambini, pazienti non collaborativi, con ritardo psicomotorio) e/o casi di pazienti con insonnia associata ad altri disturbi del sonno.


4.   POLISONNOGRAFIA (PSG)
L'esame polisonnigrafico (con elettrodi di superficie), non è un esame considerato di routine dalle linee guida per la valutazione clinica standard del Disturbo di Insonnia.
Quali indicazioni per la PSG: E’ riservato a casi specifici di insonnia con sospetti disturbi neurologici o del respiro nel sonno.
Dove si esegue: la PSG   può essere eseguita a domicilio o nel “laboratorio del sonno”. Quest’ultimo prevede il ricovero in struttura specializzata per 2/3 notti con video-monitoraggio per l’intera durata del test.

5.    INTERVENTO PSICOLOGICO con TRATTAMENTO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE dell’ INSONNIA (CBT-I)
Cosa è: il Trattamento Cognitivo-Comportamentale dell’Insonnia (CBT-I* da Cognitive-Behaviour Therapy for Insomnia) è oggi considerato dalle linee guida l’intervento psicologico più accreditato per la cura dell’insonnia persistente.
Il CBT-I è un intervento centrato sul problema di sonno che, in 4-8 sedute reimposta abitudini e atteggiamenti erronei per riappropriarsi del sonno perduto, assicurando un sostegno costante e personalizzato al paziente.
Il CBT-I prevede protocolli brevi (massimo 3 mesi) e si basa su tecniche di comprovata efficacia, combinate in un’unica strategia di intervento psicologico per affrontare i fattori comportamentali e cognitivi che mantengono nel tempo il Disturbo di Insonnia. Le tecniche CBT-I comprendono:

•   Il Controllo dello Stimolo: Un’insieme di indicazioni mirate a riassociare il letto e la stanza da letto con il sonno e a ristabilire una congrua continuità del sonno.
•   La Restrizione del sonno: Mediante la riduzione controllata del tempo di permanenza a letto sulla base della durata effettiva del sonno questo metodo è finalizzato ad approfondire e a migliorare la qualità del sonno.
•   Le Tecniche di rilassamento: Procedure cliniche atte a ridurre la tensione somatica o i pensieri intrusivi pre-sonno   che interferiscono con il sonno.
•   La Terapia cognitiva: Strategie psicologiche finalizzate a discutere e modificare le credenze disfunzionali rispetto al sonno, all’insonnia e alle sue conseguenze diurne.
•   L’Igiene del Sonno: Un’insieme di indicazioni sulle pratiche salutari da adottare rispetto al sonno, sul controllo dei fattori ambientali che possono promuovere o interferire il sonno. Tali indicazioni includono informazioni sulle variazioni del sonno in base all’età e indicazioni per promuovere il funzionamento del sonno normale.

Dove si esegue: Il CBT-I  si attua presso il CMS e prevede sessioni individuali mono o bisettimanali seguite da controlli periodici.

Quali indicazioni per il CBT-I: Sono indicati per i pazienti con insomnia cronica. Consigliati anche per i pazienti che preferiscono o devono evitare l’assunzione di farmaci ipnoinducenti (p.es., donne in gravidanza, persone anziane che assumono già molti farmaci, etc.).
I CBT-I non sono  necessariamente alternativi ai trattamenti farmacologici o con dispositivi strumentali per i disturbi respiratori ma possono essere combinati in efficaci protocolli individualizzati da concordare con gli altri specialsti del CMS.

_____________


SERVIZI di PSICOLOGIA PER il SONNO per i BAMBINI e ADOLESCENTI
 

1.   VISITA PSICOLOGICA in ETA' EVOLUTIVA
La visita psicologica per i disturbi del sonno in età evolutiva è finalizzata a valutare gli aspetti psicologici relativi alle difficoltà del sonno nel bambino e nell’adolescente.
Insonnia e Disturbi del Ritmo del ciclo sonno-veglia sono comuni nell’età evolutiva. Le insonnie riguardano frequentemente la fascia 0-3 anni, paure notturne e disturbi del ritmo coinvolgono più facilmente bambini e ragazzi più grandi. In collaborazione con il Servizio neuropsichiatrico infantile del CMS è possibile procedere con la valutazione psicologica specialistica di questi problemi del sonno dell’età evolutiva.


2.   VALUTAZIONE PSICOLOGICA SPECIALISTICA del DISTURBO del SONNO
Cosa è: consiste in 2 o 3 sedute con i genitori dei bambini più piccoli e, individualmente, con i ragazzi più grandi finalizzate all’inquadramento psicologico del disturbo del sonno. La valutazione clinica prevede l’analisi della tipologia e della severità del problema di sonno e si basa sul colloquio clinico, su validi strumenti questionariali e su possibili esami strumentali. I questionari clinici sono scelti in base alle esigenze di approfondimento clinico e all’età di ogni singolo caso. Essi includono:
•    L’Intervista strutturata sui Disturbi del Sonno
E’ una intervista che si somministra ai genitori al fine di raccogliere informazioni sulla storia clinica del problema del sonno. Sono raccolte anche informazioni anamnestiche sullo sviluppo del bambino, su eventuali problemi medici e di sonno pregressi e sulle attuali abitudini e comportamenti associati al sonno del bambino e dei genitori.
Per i ragazzi più grandi si utilizzano interviste strutturate consone all’età alle quali possono rispondere personalmente.
•   La scala di preferenza circadiana per bambini e adolescenti: E’ un breve questionario atto a valutare le fasce orarie preferenziali dei ragazzi per svolgere le loro attività.
•   Il Diario del Sonno: Si tratta di schede, tipo “carta e matita” che i genitori compilano giornalmente riportando informazioni sugli orari e le abitudini delle singole notti del bambino. I ragazzi più grandi compilano il diario del sonno per proprio conto. Il diario del sonno è finalizzato al monitoraggio sistematico dell’andamento del sonno del bambino e/o ragazzo ed è svolto abitualmente su base settimanale.
•   Testing psicologico: Per gli adolescenti possono essere utilizzati alcuni questionari finalizzati a ottenere informazioni sulle esperienze di vita e lo sviluppo sociale – Scheda della batteria del Cognitive Behavioural Assessment (CBA)- e sul profilo di personalità- Minnesota Multiphasic Personality Inventory-Adolescent (MMPI-A).
Dove si eseguono: I questionari vengono somministrati e valutati dallo specialista presso lo studio del CMS.

3.   REGISTRAZIONE ACTIGRAFICA
Si veda voce nella sezione Servizio psicologico-Adulti.


4.   POLISONNOGRAFIA

Si veda voce nella sezione Servizio psicologico-Adulti. La PSG in età evolutiva è indicata solo in caso di specifica segnalazione del Servizio neuropsichiatrico infantile del CMS.

5.   INTERVENTO PSICOLOGICO con TRATTAMENTO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE dell’ INSONNIA (CBT-I)
Cosa è: il Trattamento Cognitivo-Comportamentale dell’Insonnia (CBT-I* da Cognitive-Behaviour Therapy for Insomnia) è accreditato per la cura delle insonnie infantili.
Il CBT-I è un intervento centrato sul problema di sonno che supporta i genitori in 4-10 sedute a rimpostare abitudini e comportamenti funzionali per il sonno del bambino al fine di superare gli eventuali problemi di inizio e mantenimento del sonno infantile.
Il CBT-I prevede protocolli brevi (2-3 mesi) e si basa su tecniche efficaci, combinate in strategie di intervento psicologico personalizzato sul singolo caso per affrontare l’insonnia nel bambino. Le tecniche CBT-I comprendono:
•   Le procedure di estinzione: Si tratta di procedure finalizzate a disincentivare i comportamenti di “richiamo” del bambino dopo la disposizione a dormire. Nello specifico, l’utilizzo dell’estinzione graduale è finalizzata a ottenere una serena autonomia nel sonno del bambino mediante piccole conquiste progressive accompagnate da rassicurazioni da parte dei genitori.
•   Il ritardo nell’orario di addormentamento: Mediante un ritardo programmato nell’orario di disposizione a letto si mira ad assecondare la naturale tendenza al sonno del bambino, facilitando il processo di addormentamento.

L’apprendimento discriminato: Si supportano i genitori a elaborare rituali costanti e rilassanti per il bambino prima della disposizione a letto al fine di rendere il processo di addormentamento piacevole e tranquillo e nel facilitare il riaddormentamento durante i risvegli nottuni.
•   Il rinforzo positivo: Consiste nel patteggiare con i bambini piccoli premi al fine di rinforzare il comportamento desiderato relativo al sonno del bambino (per esempio, dormire nel proprio lettino)
•   La terapia cognitiva: Si aiutano i genitori a modificare credenze, aspettative e atteggiamenti disfunzionali per il sonno infantile.
Quali indicazioni per il CBT-I: Sono indicati per i bambini e/o ragazzi con problem di insomnia al fine di evitare preferenzialmente  l’assunzione di farmaci ipnoinducenti.
Dove si esegue: Il CBT-I  si attua presso il CMS e prevede sessioni mono o bisettimanali,  seguite da controlli periodici.


6.    INTERVENTO COMPORTAMENTALE con CRONOTERAPIA
Cosa è: si tratta una tecnica che ritarda di giorno in giorno l’orario di disposizione a letto al fine di determinare un progressivo spostamento di fase del ciclo sonno-veglia fino alla riconquista di un orario ottimale di addormentamento.
Tipicamente la cronoterapia comporta lo spostamento dell’orario di addormentamento e di risveglio con un ritardo di fase programmato di un’ora al giorno per una settimana.
Quali indicazioni per la cronoterapia: E’ una tecnica indicata per i ragazzi con disturbi del ritmo da ritardo di fase, in cui il paziente ha ritardato sostanzialmente gli orari di addormentamento e risveglio.
Dove si esegue: la cronoterapia si attua a casa in accordo a un protocollo individualizzato e al supporto specialistico presso il CMS, in collaborazione con il Servizio neuropsichiatrico infantile.

7.    INTERVENTO COMPORTAMENTALE con TERAPIA DELLE LUCE (LIGHT THERAPY)
Cosa è: si tratta di una tecnica che mediante l’esposizione a luce intensa (con lampade apposite) è in grado di spostare la fase del ciclo sonno-veglia. L’esposizione alla luce intensa la sera ritarda la fase del sonno, l’esposizione alla luce intensa la mattina anticipa la fase del sonno.
Quali indicazioni per la terapia della luce: E’ una tecnica indicata per i ragazzi con importanti disturbi del ritmo, o inversione del ciclo sonno-veglia rispetto all’alternanza luce-buio.   
Dove si esegue: la terapia della luce si esegue domiciliarmente in accordo a un protocollo individualizzato e al supporto specialistico presso il CMS, in collaborazione con il Servizio neuropsichiatrico infantile.

 

 

SERVIZI di NEUROPSICHIATRIA INFANTILE in MEDICINA del SONNO

  1. VISITA SPECIALISTICA NEUROPSICHIATRICA per BAMBINI e ADOLESCENTI. Il sonno del vostro bambino è una cosa preziosa. Il suo valore può essere misurato in facce sorridenti, un atteggiamento sereno ed un naturale gusto per la vita. Un bambino privato di un sonno salutare può trasformare la vita di tutta la famiglia in un incubo. Vostro figlio/a non riposato può soffrire di problemi nello sviluppo e nel comportamento e per di più voi e gli altri membri della famiglia potete soffrire di uno stress eccessivo. Quali sono i segnali più comuni di un sonno disturbato:
  • ci vuole tanto tempo per "aiutare" il bambino ad addormentarsi;
  • il bambino si sveglia ripetutamente durante la notte;
  • il bambino si sveglia al mattino di cattivo umore;
  • il bambino è nervoso ed irritabile durante il giorno e non sta mai fermo.......;
  • il sonno scarso/scadente causa problemi nella relazione tra i genitori del bambino.

La visita neuropsichiatrica per disturbo del sonno nel bambino prevede la raccolta dell'anamnesi con i genitori. Permetterà di capire bene il problema del bambino e definire il tipo di disturbo e l'approccio diagnostico più adeguato. Posta la diagnosi si deciderà insieme ai genitori la terapia più adeguata. Al fine di avere un risultato terapeutico è spesso necessaria la collaborazione del genitore per poter modificare alcuni comportamenti disfunzionali che possono contribuire al problema del sonno del bambino. In qualche caso, per comprendere i problemi del sonno del bambino abbiamo bisogno di valutare l'attività delle diverse funzioni fisiologiche attraverso la polisonnografia. Lo studio del sonno e la sua analisi e interpretazione sono parte di un processo molto complesso per cui è richiesto personale altamente specializzato e l'interpretazione degli esami da parte di un medico specialista del sonno in età evolutiva.

2.   VISITA SPECIALISTICA NEUROPSICHIATRICA per BAMBINI e ADOLESCENTI con PROBLEMI RESPIRATORI. Un problema da non sottovalutare è il russamento del bambino. Circa il 20% dei bambini normali russa occasionalmente e il 7-10% tutte le notti. Tra i bambini che russano la maggior parte sono perfettamente sani, ma l'1% soffre di problemi di sonno e di respirazione notturna. Dovreste controllare il sonno del vostro bambino ed il modo in cui russa e consultare uno specialista del sonno se vi sembra che ci sia qualcosa fuori dal normale. I bambini che fanno fatica a respirare mentre russano possono soffrire della Sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS). Questi bambini possono russare o ansimare mentre russano ed il torace può apparire come se "aspirasse". l' OSAS è descritta come un respiro che parte e si ferma durante il sonno. L'interruzione si ha quando la gola si stringe o perfino si chiude durante il sonno. I bambini con russamento primario o con OSAS possono manifestare difficoltà a dormire durante la notte e problemi comportamentali durnate il giorno. Un' OSAS non diagnosticata può causare problemi scolastici, ritardo nella crescita e perfino problemi di cuore per l'abbassamento dei livelli di ossigeno nel sangue. Alcune delle seguenti caratteristiche possono farci capire se il bambino ha problemi respiratori:

  • dormire in una posizione anormale con la testa fuori dal letto o appoggiata su molti cuscini;
  • russare profondamente e spesso;
  • smettere di respirare durante la notte per un breve periodo seguito da russamento, ansimi o da un risveglio;
  • sudare abbondantemente nel sonno;
  • avere problemi a scuola o altri problemi di comportamento;
  • avere difficoltà nello svegliarsi anche se hanno dormito bene;
  • avere mal di testa durante il giorno e soprattutto al mattino;
  • essere irritabili, aggressivi o semplicemente "strani";
  • dormire o sognare ad occhi aperti a scuola o a casa.

Alcuni di questi sintomi sono simili a quelli descritti in bambini con disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD), come: problemi nella concentrazione, iperattività e nervosismo. Se avete notato che il vostro bambino ha alcuni dei sintomi sopra citati, dovreste chiedere al vostro pediatra di indirizzarvi da uno specialista del sonno. La visita neurologica per disturbo respiratorio del sonno nel bambino rientra nella visita collegiale del CMS. L'anamnesi raccolta con i genitori permetterà di capire bene il problema del bambino e definire il tipo di disturbo e l'approccio diagnostico più adeguato. ' necessario un esame obiettivo accurato del bambino e la valutazione delle vie aeree superiori e dell'assetto ortodontico del bambino al fine di decidere quale sia lo specialista più adeguato per risolvere il problema una volta posta la diagnosi. Se necessario si somministreranno test al fine di valutare se il bambino risente del disturbo del sonno in particolare per le funzioni cognitive ed il comportamento. La diagnosi in questo caso necessita di un monitoraggio cardiorespiratorio o di una polisonnografia completa.

3.   POLISONNOGRAFIA​ (PSG)

SERVIZI ORL in MEDICINA del SONNO

1. VISITA SPECIALISTICA di RONCOCHIRURGIA. Il ruolo del chirurgo otorino è quello di valutare la conformazione delle alte vie respiratorie in un soggetto con OSA (Apnea Ostruttiva del Sonno) per un eventuale avvio a trattamento chirurgico del disturbo. La valutazione è volta pertanto all'analisi dell'eventuale presenza di tutte quelle situazioni anatomiche che possono contribuire allo sviluppo di alterazioni respiratorie nel sonno dal naso fino all'ipofaringe. Durante la visita, l'otorino descrive la pervietà della respirazione nasale, l'eventuale presenza delle tonsille e il loro "grading", la Scala di Mallampati. La relazione dei vari parametri rilevati consente l'inquadramento del paziente per un possibile intervento di roncochirurgia.

Cos'è la roncochirurgia: con il termine di roncochirurgia si intendono tutte le procedure operatorie finalizzate al trattamento dei disturbi respiratori del sonno, agendo sulle vie aeree superiori, che vanno dal semplice russamento fino alla invalidante Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno.

Perchè si esegue: la roncochirurgia è una terapia alternativa alla CPAP (dispositivo a pressione positiva) quest'ultima a volte non gradita. Le procedure roncochirurgiche sono inoltre spesso utilizzate anche solo per migliorare l'aderenza alla terapia con CPAP.

2. FIBROLARINGOSCOPIA nei DISTURBI del SONNO

​Cosa è: questo esame, eseguito mediante l'ausilio di fibre ottiche flessibili, permette di valutare la presenza di alterazioni a livello delle vie aeree superiori responsabile dei più comuni disturbi respiratori durante il sonno. In questo modo si esegue una graduale valutazione omnicomprensiva che si estende dalle cavità nasali, ai seni paranasali, palato molle e duro, laringe sino all'ipofaringe. Il test è ambulatroiale, indolore, ed essendo una tecnica assolutamente non cruenta, non ha praticamente nessuna controindicazione.

Perchè si esegue: la valutazione delle vie aeree superiori permette di valutare l'eventuale presenza di alterazioni strutturali delle vie aeree superiori come: deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati, poliposi nasale, pervietà coanale, ptosi (allungamento) del palato molle, delle strutture adenoidee, tonsillari palatine e linguali ecc. Tutte queste alterazioni possono essere la causa di importanti disturbi del sonno che vanno dal semplice russamento sino alle apnee del sonno.

3. TEST di MULLER

Cosa è: ​questo test viene solitamente associato ad una valutazione con fibre ottiche flessibili nei pazienti con disturbo respiratorio nel sonno. Durante l'esame si fanno eseguire al paziente alcuni atti di inspirazione forzata a naso e bocca chiusi e si visualizzano in tal modo tutte le vie aeree superiori, ed in particolare le aree del rino-, dell'oro- e ipo-faringe, possibili responsabili con il loro collasso o restringimento, della comparsa dei disturbi respiratori del sonno.

Perchè si esegue: l'esame è molto utile sia per valutare direttamente i possibili siti di ostruzione delle vie aeree, sia nell aprogrammazione del tipo di intervento chirurgico da eseguire per risolvere la roncopatia (russamento abituale) e/o la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno.

4. VALUTAZIONE CEFALOMETRICA

​Cosa è: dopo aver eseguito una teleradiografia del cranio in proiezione latero-laterale è possibile eseguire molteplici misurazioni lineari ed angolari che permettono di porre la diagnosi di malocclusioni dentali, alterazioni dello scheletro facciale, ingombro di adenoidi o tonsille nelle vie aeree. Si confrontano le misurazioni radiografiche effettuate in laterale del cranio del paziente, con valori medi e normali ricavati con metodo statistico. Si analizzano così rapporti scheletrici sagittali e verticali, rapporti dento-scheletrici, rapporti inter-dentali e la situazione del profilo cutaneo.

Perchè si esegue: l'analisi cefalometrica effettuata sulla lastra in laterale del cranio, rappresenta un utile mezzo di indagine, ovviamente integrato con la valutazione endoscopica (fibrolaringoscopia) e polisonnografica, per studiare le prime vie aeree dei soggetti roncopatici e identificare i fattori anatomici correlati con la presenza di russamento e apnee.

5. SLEEP ENDOSCOPY

​Cosa è: si tratta di una indagine endoscopica delle prime vie aeree eseguita durante il sonno indotto da un farmaco in grado di non inibire la respirazione (Propofol). Questa procedura, per quanto sicura, viene eseguita in sala operatoria e, durante il sonno del paziente, si esegue una valutazione con le fibre ottiche fi tutte le vie aeree superiori e di tutti i siti possibilmente responsabili dei disturbi respiratori del sonno. Ad esempio, valutando il palato molle nei pazienti russatori o l'area retro-linguale nei pazienti affetti da apnee ostruttive del sonno.

Perchè si esegue: questa procedura permette di valutare il paziente in condizioni "fisiologiche" di sonno. L'evoluzione di questa tecnica ha permesso, in casi selezionati, di pianificare e valutare: l'indicazione chirurgica di alcune procedure, l'indicazione al posizionamento di un dispositivo orale di avanzamento mandibolare.

SERVIZI di CHIRURGIA e DIAGNOSTICA MAXILLO-FACCIALE

1.   VISITA SPECIALISTICA di CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE

2.   FIBROSCOPIA NASALE
Cosa è: La fibroscopia nasale o rinoscopia è un'indagine diagnostica che permette di esplorare le cavità nasali al fine di individuare l’eventuale presenza di situazioni patologiche che determinino la presenza di difficoltà respiratorie quali: deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati, poliposi ed altre patologie o caratteristiche anatomiche delle vie aeree superiori. Allo stesso tempo, permette una valutazione dello stato della mucosa nasale e dei seni paranasali.
Come si effettua: Per eseguire questo tipo di esame il paziente dovrà posizionarsi in modo corretto su un’apposita poltrona, mantenendo la testa ben ferma e sul poggiatesta. Tale tecnica diagnostica viene seguita in totale sicurezza e senza l’ausilio di anestesia locale. Solo se tale procedura risultasse fastidiosa per il paziente verrà utilizzato un blando anestetico locale che permetterà di togliere qualunque sensazione eventualmente percepita dal paziente. L’esame presenta una durata di circa 10-15 minuti e non presenta rischi ne complicanze.

3.   FIBROLARINGOSCOPIA
Cosa è: La fibrolaringoscopia è un’indagine diagnostica che permette di esplorare, oltre che le cavità nasali ed i seni paranasali, il faringe e il laringe, valutandone la morfologia, tutte le principali patologie del distretto, l’eventuale presenza di neoformazioni delle mucose e di valutare, infine, la motilità delle corde vocali mentre il soggetto emette la voce in modo naturale.
Come si effettua: Per eseguire questo tipo di esame il paziente dovrà posizionarsi  in modo corretto su un’apposita poltrona, mantenendo la testa ben ferma e sul poggiatesta. Tale tecnica diagnostica viene seguita in totale sicurezza e senza l’ausilio di anestesia locale. Solo se tale procedura risultasse fastidiosa per il paziente verrà utilizzato un blando anestetico locale che permetterà di togliere qualunque sensazione eventualmente percepita dal paziente.
L’esame presenta una durata di circa 10-15 minuti e non presenta rischi ne complicanze.


SERVIZI di CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE in MEDICINA del SONNO

1.   VISITA SPECIALISTICA
Il chirurgo maxillo-facciale, in un soggetto affetto da Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, è lo specialista che viene interpellato quando tutti i tentativi terapeutici intrapresi hanno disatteso i risultati sperati. La chirurgia maxillo-facciale viene considerata quindi in casi particolari, in soggetti di giovane età, con quadri di particolare gravità e che presentino evidenti alterazioni anatomiche cranio-facciali. Importante è la discussione collegiale del caso prima dell'avvio a questa procedura terapeutica.

SERVIZI di ORTOGNATODONZIA in MEDICINA del SONNO per ADULTI

La visita Ortogantodontica per adulti è una visita di "secondo livello" e riservata a coloro che siano risultati positivi alla Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno e suscettibili di trattamento alternativo al dispositivo a pressione positiva CPAP. Presuppone una valutazione in sinergia con lo specialista Otorinolaringoiatra per una ottimale scelta terapeutica. L'odontoiatra spiega e presenta i principi della terapia con il Dispositivo di Avanzamento Mandibolare (MAD).

SERVIZI di ORTOGNATODONZIA in MEDICINA del SONNO per BAMBINI

Vuoi prenotare una visita? Scrivici compilando il form o chiamaci